Mi sarei aspettata come tanti tifosi, che Vettel, in rassegna stampa, ironizzasse con Rosberg della questione del garage. Invece il campione tedesco è stato anche un campione di bon ton. Infatti si è reso immediatamente conto del ruolo assunto: quello di salvatore di una scuderia che da tempo sperava di tornare in corsa. Ora non si sa quanto sia duraturo il successo della Ferrari perché il gap da recuperare c’è comunque. Visto come si è comportata la McLaren nelle prime due gare ci sarebbe da chiedersi se la lotta per i titoli iridati delle categorie piloti e scuderia non sia ridotta a due, tra Ferrari e Mercedes, includendo al massimo nei conti qualche exploit delle motorizzate da queste due scuderie.
Intanto tutti ringraziano Vettel e ricordano Schumacher e fanno continue analogie. Che poi ci stanno tutte nel conto dei successi e della possibile rinascita della Rossa.
Mi godo il momento, non voglio pensare adesso alla possibilità di lottare per il mondiale, è un giorno troppo importante per la Ferrari e voglio festeggiare con i ragazzi…
Questo è quello che si limita a dire Vettel che dimostra di essere tutto fuoché un divo. In fondo quello che maggiormente ha emozionato tutti è stato l’urlo sul traguardo di Sepang. Il suo:
“Grazie mille, grazie, grazie, grazie! Daiiii, Forza Ferrariiiiii”
Che avrebbe inorgoglito anche Enzo Ferrari. Poi si commuove e dice di non credere ancora di aver vinto con la macchina che è stata del suo connazionale, il sette volte campione del mondo. Come si fa a non amare un ragazzo così rispettoso?
