Simpatico e genuino, Nicolò dopo un anno da collaudatore della Ducati è balzato in MotoGp in sella alla Ducati Desmosedici GP8 del team Pramac.
E’ lo stesso Nicolò a dichiarare che la gara non è andata bene:
“Non è andata bene, nei test avevo un passo per stare nei 10, visti poi i tempi che sono stati fatti in gara. Siamo venuti qui tranquilli e fiduciosi, ma le cose non sono andate come ci aspettavamo“.
Sopratutto in gara il pilota italiano non ha completamente convinto, una prestazione sicuramente sottotono, accentuata dal fatto che da un anno non partecipava a competizioni ufficiali e questo non può che aver influito negativamente sulla tensione nervosa del pilota.
“Quando ero alle spalle di Toseland, negli ultimi 10 giri, mi sono divertito molto ed ho potuto apprendere tanto. Avrei voluto superarlo alla fine ma staccava molto forte e non volevo rischiare.”
Tra le considerazioni post gara Nicolò Canepa si è soffermato sopratutto sull’eccessiva attenzione alla messa a punto della moto che ha portato un calo di concentrazione sulla guida e sullo studio del percorso.
I nuovi regolamenti della MotoGp che limitano a solo 30 minuti le qualifiche non hanno inoltra aiutato i piloti emergenti.
“I giri che facciamo in prova sono più o meno gli stessi rispetto allo scorso anno, il problema è che non si può avere un confronto con gli ingegnieri, tutto è molto veloce e si crea una grande confusione. Se cadi o hai dei problemi sei fuori dai giochi.”
Non ho dubbi che il giovane talento di Nicolò Canepa non tarderà ad esplodere, visto anche l’ottavo posto di Mika Kallio, suo compagno di squadra, che dimostra che la moto ha un buon passo e permette di stare quantomeno a ridosso del gruppo.
Appuntamento quindi a Motegi, gran premio del Giappone, Venerdi 24 aprile.
