Nel Vecchio Continente la nuova berlina di casa Suzuki andrà a competere nel segmento D, dove troverà pane per i suoi denti: Ford Mondeo, Citroen C5, Toyota Avensis, VW Passat e Opel Insignia, solo per citare le più importanti antagoniste.
Suzuki proporrà la trazione integrale come standard sulla Kizashi mentre il motore sarà lo stesso 2.4 benzina che viene commercializzato anche in Nord America.
Questo propulsore quattro cilindri eroga 185 CV se abbinato ad un cambio manuale 6 marce che scendono a 178 quanto abbinato al cambio automatico CVT.
La casa nipponica starebbe pensando anche alla possibilità di inserire nella gamma un nuovo motore V6 così come una versione ibrida dell’auto è in programma, ma non è ancora ben chiaro se anche queste versioni arriveranno o no in Europa.
La recente alleanza tra Volkswagen e Suzuki potrebbe poi permettere alla casa del Sol Levante di aggiungere alla nuova gamma Kizashi dei motori turbo diesel, quasi fondamentali per il mercato europeo, ovviamente presi in “prestito” dalla casa tedesca.
A cosa serve commercializzare un modello di auto, tutto sommato anche carina, se poi lo si motorizza solo con un 2.400 c.c. a benzina? A chi può interessare?
Vorrei suggerire a questi “strateghi” del marketing automobilistico almeno di dotare la “Kizashi” almeno con un bel 2.000 c.c. turbo diesel (magari Volksvagen, vista la partecipazione azionaria) e di un 2.000 c.c. benzina da offrire anche a gpl!