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Headbanger, la Harley italiana

Il grande pubblico forse non le conosce ma gli appassionati del custom invece si. È la Headbanger, l’azienda italiana che fa le moto custom ancora vecchia maniera, senza iniezione ma assolutamente Euro 3 e quindi legali per le strade italiane.


L’azienda, nata solo un paio di anni fa, si è fatta già conoscere dagli amanti del segmento con splendide moto rigorosamente sullo stile delle grandi Harley. Nel cuore della Franciacorta, a Rovato, Luciano Andreoli, assieme a un gruppo ben affiatato, costruisce a mano sei modelli che entusiasmano per linea, ciclistica e motorizzazione.

Harley Davidson art of custom i finalisti 2012
Harley Davidson Iron 883 – 2012

Il nome nasce da un viaggio negli anni 60 del proprietario, Giorgio Sandi, meglio noto come GS “The Soul”, che rimase affascinato da Woodstock e dallo scuotere la testa dei capelloni che ascoltavano i Led Zeppelin, Headbanger appunto, l’appassionato di musica meta che scuote i capelli a ritmo di chitarra elettrica.
E siccome le moto sono fatte a mano, sono fatte anche su misura per il cliente, come andare dal sarto. Si possono scegliere i serbatoi, i manubri, le selle, le lunghezze del telaio e le dimensioni delle ruote e anche i motori, tutti V2 made in the States tra sette versioni disponibili.

Giorgio Sandi ha ora sessantanni ma continua ad amare quel periodo e soprattutto quella musica, tanto che ogni moto già nel nome rievoca lo psichedelico ritmo dei Led Zeppelin o George Gerschwin o Janis Japlin. Così ecco la Summertime, splendida custom colorata d’estate, o la Woodstock Boogie e la Foxy Lady, la Gypsy Soul e la Hollister e per finire la High Flyn’.
Una gamma tutta da scoprire e da cucirsi addosso, con la propria personalità, per essere unici.

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