Carlos Sainz ha sentito il dovere e la necessità di tirare le somme in pubblico rispetto alla sua esperienza in F1. Si ritiene un po’ sfortunato e spera che la sorte sia clemente con lui per il resto della stagione. C’è da chiedersi però se sia soltanto la cattiva sorte il problema.
Il pilota spagnolo Sainz spiega che fino a questo momento può dire di aver fatto un’esperienza molto positiva nel Circus anche se i risultati non sono eccellenti o comunque non sono all’altezza dell’impegno messo dalla squadra nel confezionamento di una monoposto più performante e competitiva. Quindi a ben vedere è stato un anno diverso da quello che s’immginava.
In fondo Sainz ha anche l’eredità della famiglia a metterlo sotto i riflettori. E come capita sempre per i figli d’arte, il loro ingresso sulle piste che contano è accompagnato da tanto scetticismo. Non sarà mica che corre soltanto perchè è il figlio di Sainz?
Se si volessero considerare soltanto i risultati si dovrebbe dare ragione a questo presentimento visto che da 4 gare ad oggi Sainz non vede la bandiera a scacchi. Lo spagnolo è comunque contento di quello che ha ottenuto finora:
Andare a punti all’esordio a Melbourne, qualificarmi quinto in casa a Barcellona, finire a punti a Monte Carlo dopo essere partito dalla pit lane, essere tra i più veloci nella terza sessione di prove libere sotto la pioggia in Austria…tutte queste sono soddisfazioni di cui sono fiero.
Ma sarebbe ancora più felice riuscendo ad essere costante
Voglio pensare però che il meglio deve ancora venire, voglio continuare a dimostrare a questo mondo che merito un volante. I risultati colti finora non sono quelli che meritiamo, il destino ci deve restituire tutto quello che non abbiamo ottenuto nella prima metà di stagione nella seconda perché le prestazioni mie, della macchina e del team meritano miglior fortuna.
