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Come funziona il tutor, ce lo spiega la Polizia di Stato

Soprattutto adesso che molti italiani tornano dalla vacanze e tornano a percorrere autostrade tutti i giorni per lavoro, può essere utile il video pubblicato online dalla Polizia di Stato che spiega il funzionamento del tutor.

Il tutor è un sistema per la misurazione media della velocità dei veicoli, presente su alcuni tratti della rete di Autostrade per l’Italia e sue controllate a partire dall’anno 2004. Il tutor, a differenza degli autovelox, misura la velocità media dei veicoli, risultando più attendibile.

La velocità media del veicoli viene calcolata su un determinato tratto di strada, che può essere lungo anche chilometri. Come si vede bene anche nel video, il sistema legge la targa del veicoli al primo rilevamento. Al secondo rilevamento il tutor calcola quanto tempo ci ha messo il veicolo (rileggendo la targa) a percorrere quel tratto, e tramite un semplice calcolo matematico rileva la media in km/h.

Oltre al funzionamento base del sistema, il video descrive anche le caratteristiche tecniche del tutor, che monta per esempio telecamere ad alta risoluzione, alta velocità ed elevata sensibilità. Vicino ad ogni postazione di rilevamento è poi presente un’Unità di elaborazione locale, che svolge diverse operazioni compreso l’invio dei dati al server centrale.

[MULTA AUTOVELOX COSTO]

Una volta effettuati i calcoli, i dati sulle auto che rispettano il limite vengono eliminati, i dati con targhe rilevate parzialmente ma limite di velocità superato vengono inviati all’operatore di polizia mentre i dati di chi supera il limite (e c’è la rilevazione della targa completa) vengono passati all’operatore di Polizia per la contestazione.

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