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Il tutor delle statali Vergilius è attivo da oggi

A partire da oggi 27 luglio 2012 è attivo il tutor Vergilius, il cosiddetto tutor delle statali. Come lascia intuire il nome si tratta di un sistema molto simile al classico tutor autostradale, con la differenza che questo viene impiegato sulle strade statali.

Il nuovo sistema viene attivato ufficialmente dopo oltre un anno di sperimentazione. Vergilius sarà attivo su tre strade statali con un alto tasso di incidenti: SS1 Aurelia nel Lazio (ai km 11,950, 15,700 e 23,500), SS7 Domitiana in Campania (ai km 44,500 e 54,300) e SS309 Romea in Emilia Romagna (ai km 1,680 e 7,080).


Rispetto al classico tutor presente sulle autostrade, Vergilius non è provvisto di sensori sotto l’asfalto quindi l’identificazione del veicolo dovrebbe avvenire solamente sfruttando dei sensori ottici. Il sistema rileva sia la velocità istantanea che quella media nel tratto misurato, è attivo anche di notte e anche in condizioni di maltempo. Chi viene sorpreso a superare il limite di 90 km/h (con tolleranza del 5%) riceverà a casa una multa direttamente dal computer della Polizia Stradale, che è collegato in automatico al sistema.

COME FUNZIONA IL TUTOR

Il superamento del limite non eccedente a 10 km/h viene punito con 39 euro di multa, per eccesso di velocità compreso tra 10 km/h e 40 km/h la sanzione è di 159 euro, per eccesso di velocità tra 40 km/h e 60 km/h la sanzione è di 500 euro con 6 punti tolti sulla patente e sospensione da 1 a 3 mesi (da 8 a 18 mesi in caso di recidiva entro 2 anni), per eccesso di velocità oltre 60 km/h la sanzione è di 779 euro con 10 punti sottratti dalla patente e sospensione da 6 a 12 mesi (revoca della patente in caso di recidività entro i 2 anni).

5 commenti su “Il tutor delle statali Vergilius è attivo da oggi”

  1. So per certo (perchè sono stato interpellato al riguardo per un supporto tecnico e giuridico sulla questione avendoci lavorato) che è stata costituitta un’associazione per promuovere una class action nei confronti di Autostrade Tech spa e della Polizia Stradale per la restituzione delle somme pagate per i verbali con rilevazioni di infrazioni dal 9 dicembre 2010 ad oggi.
    Se quindi come io penso, l’omologazione sarà la stessa con cui il Vergilius può sanzionare, che dire…non preoccupatevi…i verbali sono nulli per nullità di omologa.

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  2. Più precisamente, il comma 5 dell’art. 192 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada, recita testualmente che “la omologazione o la approvazione di prototipi è valida solo a nome del richiedente e non è trasmissibile a soggetti diversi”. Difatti l’omologazione rilasciata dal Ministero è esclusiva del richiedente vuoi persona fisica e vuoi persona giuridica, un diritto assoluto intrasmissibile.

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  3. Il trasferimento dell’omologazione del 9 dicembre 2010 è un atto nullo, quindi chiunque sia stato sanzionato con sistemi omologati da Autostrade per l’Italia spa e poi trasferiti ad Autostrade Tech spa può impugnare il verbale per nullità ma c’è di più chi avesse pagato e gli fossero stati levati i punti patente può chiedere la restituzione delle somme e dei punti (ripeto solo quelli dopo il 9 dicembre 2010). Infatti, l’art. 45 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 – Nuovo Codice della Strada – e successive modificazioni e l’art. 192 del D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 – Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada – e successive modificazioni, regolano l’omologazione delle apparecchiature.

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  4. Ho l’impressione che l’omologazione del Vergilius sia la stessa del Tutor senza spire (l’estensione del 5 settembre 2011). Il bando di gara DG 05/09 dell’Anas che riguardava proprio l’adozione di un sistema per il controllo della velocità media prevedeva l’omologazione del sistema in capo all’offerente; in questo caso Autostrade per l’Italia spa con il suo Sicve Tutor. Cosa bizzarra è che Autostrade per l’Italia spa voltura tutte le omologhe in capo a se il 9 dicembre del 2010 (incomprensibile harakiri? o furbata all’italiana della serie io posso tutto?) giustificando con un affitto di ramo d’azienda ad Autostrade Tech spa (società che si aggiudicherà successivamente l’appalto da 150 milioni di euro per il sistema di pedaggiamneto in free flow di Anas spa DG 13/10).

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