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Chi dovrebbe controllare le automobili Euro 6

Dal primo settembre 2015 tutte le auto devono essere Euro 6 ma chi controlla se questo avviene? Una domanda che alla luce dello scandalo Volkswagen assume interessanti risvolti. E già si pensa alla costanza e alla serietà delle attività di monitoraggio. 

Chi controlla se le case automobilistiche rispettano i parametri dettati dallo standard Euro 6?

Il primo test che si fa alle auto è un po’ vecchiotto e prende il nome di NEDC, si tratta di un test di omologazione cui sono sottoposti tutti i nuovi modelli, introdotto nel 1970 per calcolare i consumi in città e ampliato nel 1990 con l’aggiunta di un test per il consumo extraurbano.

Questo test si svolge con il motore freddo su una strada piatta, quando il vento è assente e tutti i dispositivi luci incluse sono spenti. In genere è un test fatto in laboratorio sfruttando un banco a rulli. Siccome si tratta di un test che non tiene conto dell’effettivo uso che si fa in strada dell’auto, riceve anche moltissime critiche.

Dopodiché ci sono i test fatti dai privati per vedere quanto c’è di vero nelle dichiarazioni delle case automobilistiche. Nel 2014 è stata la volta di TNO che ha rilevato risultati evidentemente negativi e lontani dai valori dichiarati, visto che molte delle nuove auto diesel producono emissioni di ossidi di azoto per quantità comprese tra i 500 e gli 800 milligrammi a chilometro. La soglia massima sarebbe dunque superata di sette o anche dieci volte in alcuni.

Tutto nasce dalla fallacia dei test ufficiali. Le case automobilistiche costruiscono vetture in grado di superare i test NEDC poi però su strada è tutta un’altra storia. Nel 2017 verrà aggiornato il regolamento europeo e saranno introdotte regole che si baseranno sull’uso effettivo dell’auto. Un aggiornamento che già ha prodotto non pochi fastidi alle case automobilistiche che dovranno quindi riprogettare i loro motori.

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