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800 Ciao, Si e Califfone si sfidano

Chi ha una certa età e ha vissuto l’epopea dei ciclomotori non può guardare senza un po di emozione e nostalgia la manifestazione che si svolge a Casale Monferrato, la Monferraglia. Erano i tempi in cui il Piaggio SI era il “motorino” a Roma da comprare e stravolgere, con motori completamente nuovi, radiatori e marmitte, spesso montate da soli nel garage di casa con gli amici. Il Piaggio CIAO era per gli snob che volevano andare in giro da soli e usare il portapacchi e il Califfone per gli sfigati.


Poi venne il Pegeout Metropolis, il primo scooter, e presto quel mondo fatto di ragazzi-meccanici di 15, 16 anni, spesso fermati dalla polizia e puniti con da prendere la patente a 19 anni e non 18.
oggi quel mondo rivive in Piemonte, con una manifestazione che ha preso il via l’anno scorso come un gioco per i proprietari dei ciclomotori vecchio stile, tutto telaio, senza nemmeno un pezzettino di plastica, essenzialmente barre di acciaio.

Ai giovani questa sembra la manifestazione più stupida del mondo, ma a chi ha vissuto quei tempi invece, è un bel tuffo nel passato, quando il personal computer si chiamava Commodore 64 ed esistevano le sale giochi, dove arrivare con il proprio ciclomotore e inserire 100 lire per farsi una partita.
E così eccoli, nella piazza del Castello, i vecchi SI, CIAO, e il loro proprietari che vecchi non sembrano più, ritornano a giocare con i loro “motorini” e si sfidano in una gara anche piuttosto difficile.

Con lo sponsor fisso di Red Bull 800 ciclomotori che sembravano dimenticati non si sa dove vengono fuori, lucidati come specchi. Ed ecco già le esclamazioni, ecco il Fantic, chi se lo ricordava più, ecco il il Tomos, il Bravo, il Benelli, il Boxer e il Garelli.
Accensione solo e rigorosamente a pedali, niente marce, pronti partenza e via.

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