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Alpenbrevet la gara dei motorini a pedali

Si è tenuta il 15 settembre la terza edizione di Alpenbrevet, la gara per motorini più famosa con l’italiana Monferraglia di cui vi avevamo già parlato a maggio, quando in Piemonte, nel comune di Casale Monferrato, 800 tra Si, Ciao, Califfone e Benelli si sfidarono nella gara più assurda giunta alla seconda edizione. Sulle Alpi svizzere invece siamo alla terza edizione, e quest’appuntamento è la madre delle gare tra vecchi “catorci”, che poi invece sono rimessi a nuovo. Anche qui c’è lo zampino della Red Bull nella sponsorizzazione, come nel Monferrato, per questa gara di vintage che ormai nessuno usa più anche se alcuni esemplari in cantina sono rimasti.


E così via al revival dei tempi che furono prima dell’avvento del primo scooter, il Peugeot Metropolis, in una gara di regolarità per i vecchi ciclomotori a pedali. Peugeot che a proposito, dopo aver ucciso il ciclomotore, quest’anno ha deciso di resuscitarlo con il Vogue, ma senza i famosi pedali per l’accensione. La gara è divertente, certamente goliardico per i partecipanti che corrono con parrucche, baffi finti e costumi, un po meno per gli spettatori amanti della velocità, visto che questa è del tutto assente nella gara di 130 km di tornanti su sette passi alpini, il che rende la gara anche molto faticosa per i piloti.

800 Ciao, Si e Califfone si sfidano
Peugeot Vogue, il ciclomotore

Infatti la gara è durata quasi sette ore, con i 90 Piaggio, di cui 54 Ciao, a farla da padroni insieme ai tedeschi Puch e Sachs, i concorrenti più numerosi vista la vicinanza alla Svizzera.
E con i famosi “motorini” a 30 km/h che di certo non regalano brividi da competizione che si è svolta l’insolita manifestazione, dove si spinge e si pedala in salita aiutandosi l’un l’altro come si faceva quattordicenni quando si viveva in collina. Hanno partecipato in 800 da tutta l’Europa ma anche da Israele, e addirittura dalla Papua Nuova Guinea e dallo Swaziland. Potete vedere e votare i concorrenti sul sito della RedBull.ch è possibile rivederli uno per uno e votarli.

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