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Marquez, tra i due litiganti a San Marino gode lui

Lo spagnolo ce l’ha messa tutta e come raccontano le statistiche è la quinta volta consecutiva che chi conquista la pole non arriva poi primo sotto la bandiera a scacchi. Tutta una questione di strategie: Marquez le ha azzeccate tutte e può essere contento del risultato anche se il titolo iridato è troppo lontano. 

Marc Marquez racconta di essere stato l’unico degli avversari in corsa per il titolo iridato ad azzeccare il momento più opportuno per il cambio della moto:

Stavo cercando di controllare l’asfalto, come stavano le gomme. Ho capito che era il momento di cambiare le gomme vedendo il degrado di quelle di Valentino e Jorge, poi quando ho cambiato la pista era asciutta, ma l’asfalto, nuovo, era scuro, e non era facile capirlo. Io sono andato per la mia strada, ma dal team mi hanno detto che era asciutto, abbiamo cambiato pneumatico e abbiamo vinto la gara. La prima vittoria a Misano è speciale, l’ambiente è molto buono e mi piace tantissimo correre in Italia.

Anche Rossi gli riconosce la sapienza strategia e fa una digressione sull’importanza di pensare sempre prima di agire, soprattutto quando in ballo c’è un mondiale:

“Sono rimasto un po’ fregato uno o due giri perché vedevo ancora goccioline di pioggia. Per noi che ci giochiamo il campionato ogni scelta va ponderata almeno 5 volte, andavo forte e ho pensato di finire. L’errore di Jorge è positivo per il campionato, ma mi resta un po’ l’amaro in bocca perché volevo questo podio. In condizioni come queste comunque è difficile azzeccare il da farsi.

Dovevo rientrare io, dal box fanno fatica a capire, ma è difficile prendere una decisione perché se ricomincia a piovere è un guaio. Io devo pensare al mondiale e fare la scelta giusta, mi marcavo con Jorge e ho fatto un giro di troppo. Marquez ha fatto la scelta giusta, ma Smith per esempio ha azzeccato restando fuori con le gomme da asciutto, qualcosa di pericoloso.

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