Stiamo parlando del motociclista di origine argentine, Jorge Martinez Boero, un uomo di 38 anni, che ha ricevuto in eredità dal padre la passione delle due ruote.
Già nell’edizione 2011 Boero aveva gareggiato nel percorso per le moto, ma la partecipazione si era conclusa piuttosto male, dal momento che nella sesta tappa l’argentino era finito all’interno di un burrone ed ha dovuto attendere che i soccorsi facessero il loro arrivo dopo ben otto ore.
Ieri, il motociclista argentino non è riuscito a salvarsi.
Nel tratto relativo alla prima tappa della Dakar 2012, ovvero quella in cui si doveva arrivare a Santa Rosa de la Pampa, Boero ha perso il controllo della moto mentre stava viaggiando su una duna, ed è caduto fratturandosi il torace: un arresto cardiaco è stato fatale per le sorti del trentottenne pilota argentino.
Nonostante in questa occasione i soccorsi siano arrivati praticamente nell’immediato, a cinque minuti di distanza dall’incidente, i medici della Dakar non sono riusciti a compiere alcun miracolo e tutti i tentativi di rianimare il pilota argentino non sono serviti praticamente a nulla, visto che Boero è deceduto nel corso del viaggio fino all’ospedale di Mar del Plata.
La Dakar ha assunto contorni spettrali negli ultimi anni, con un elevato tasso di mortalità che prende di mira sopratutto i motociclisti: adesso il terribile conto dei piloti che hanno perso la vita sale a ben 25.
Nel 2005 anche un italiano, Fabrizio Meoni, perse la vita: una corsa stregata, mitica, fatale, che non lascia scampo molte volte a chi rischia la pelle per inseguire un sogno.
