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Geely GE, dalla Cina la lussuosa che scatena la fantasia…dei blogger

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Costruire una berlina di extra lusso non è certo un gioco da ragazzi. Se Bentley e Maybach lottano per ottenere riconoscimenti e successo, la Rolls Royce anno dopo anno non fa che collezionare successi di vendita.

Ora, dalla Cina, si profila all’orizzonte un nuovo competitore, e cosa succederà sul mercato delle lussuose è tutto da vedere e lascia incuriositi.

L’azienda cinese di automobili Geely, che sembra potrà debuttare fra poco con almeno cinque modelli sul mercato europeo (e per molti produttori europei non è una bella notizia), presenterà all’Auto Show di Shangai una vettura extralusso che sui blog di tutto il mondo ha già suscitato numerosi commenti, alcuni divertiti altri inorriditi, altri ancora sarcastici ed ironici.

Il modello si chiama GE, esteriormente un clone abbastanza palese dei modelli Rolls Royce Phantom di una decina almeno di anni fa, di cui riproduce la linea, compreso il frontale e persino la statuetta alata sulla maschera del radiatore.


Ma quel che più ha creato discussioni e commenti su blog e forum, alcuni peraltro molto divertenti e spiritosi, è sicuramente l’interno della vettura superlusso.

geely_ge_throne_limousine

Il sedile posteriore infatti è unico, piazzato nel centro della vettura come un vero e proprio trono, con uno spazio intorno che occupa praticamente metà della vettura solo per lui, un vero e proprio salotto regale, con, naturalmente, tutti gli optionals immaginabili su un’auto di questo genere, dai tappeti in vera lana, i pannelli in radica ed i rivestimenti totalmente in pelle. Incredibile e, aggiungiamo, molto originale, il “cielo di stelle” a led sopra il sedile posteriore.

Quello che sicuramente sarà competitivo della Geely GE potrebbe essere il prezzo, non certo comunque il gusto e l’eleganza, almeno a guardare dalle foto.

1 commento su “Geely GE, dalla Cina la lussuosa che scatena la fantasia…dei blogger”

  1. A me sembra un ben riuscito Pesce d’Aprile.

    Comunque, se la realizzassero davvero, se costasse come una panda e consumasse come un ciclomotore potrei farci un pensierino.

    Alfio

    ps. complimenti all’autore

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