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L’UE vuole promuovere lo sviluppo delle auto a metano

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In Italia le auto a metano sono molto apprezzate, a tal punto che siamo una delle nazioni con la maggior percentuale delle stesse in tutta l’Unione Europea. La stessa UE ha già fissato le date per un importante piano di sviluppo, per promuovere la diffusione delle auto a metano in tutti i Paesi membri.

Entro il 2020 i progetti di mobilità degli Stati Membri dovranno definire il numero di impianti presenti nelle città e nelle relative aree limitrofe. Dal 2025 ci sarà una distanza massima legale tra i vari distributori di metano: 150 km sulla rete stradale prioritaria extraurbana (meno della metà dell’autonomia media delle bifuel oggi in vendita). L’obiettivo è proprio quello di evitare di rimanere “a secco”, perlomeno sulle strade più importanti.

Dallo scorso 30 aprile è ufficialmente possibile effettuare rifornimento di metano e Gpl in modalità self service, infatti il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi e quello dell’Interno Angelino Alfano hanno firmato due decreti che modificano due leggi preesistenti, che non prevedevano questa possibilità.

I decreti tuttavia aggiungono diverse restrizioni: “È permesso il rifornimento self-service in aree di servizio non presidiate a condizione che siano osservati i seguenti punti: gli impianti siano dotati di un sistema di videosorveglianza, con registrazione delle immagini in conformità alla normativa vigente, che consenta la visione dell’apparecchio di distribuzione e della zona di rifornimento dei veicoli; gli utenti siano stati preventivamente autorizzati da parte di soggetti abilitati mediante l’attivazione di apposita scheda a riconoscimento elettronico rilasciata dai gestori o da altri soggetti che ne hanno titolo. Inoltre, nell’area di servizio ci deve essere adeguata istruzione (mediante idonea cartellonistica) del proprietario del veicolo sulle modalità di effettuazione del rifornimento self-service e dei rischi connessi, nonché delle avvertenze, limitazioni, divieti e comportamento da tenere in caso di emergenza”.

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