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Nuove accise sui carburanti per la Protezione Civile

Il governo, non sazio degli aumenti dei mesi scorsi, ha deciso di introdurre una nuova accisa sui carburanti legata alle situazioni d’emergenza e alla Protezione Civile.

Nella riforma del servizio della Protezione Civile il governo ha pensato di prevedere una forma di finanziamento per la stessa in caso di emergenza, che passerà attraverso un nuovo aumento dei prezzi dei carburanti.


Come scritto a chiare lettere sul comunicato stampa relativo al Consiglio dei ministri che ha varato la riforma, al momento della dichiarazione dello stato di emergenza si attingerà alle risorse del fondo nazionale di Protezione Civile. Nel momento in cui venisse a terminare anche il fondo spese impreviste si provvederà all’integrazione tramite le maggiori entrate provenienti dall’aumento dell’accisa sui carburanti, stabilita dal Consiglio dei Ministri in misura non superiore a 5 centesimi per litro.

AUMENTO ACCISE BENZINA

Come se non bastasse, quando viene dichiarato lo stato di emergenza anche le Regioni hanno diritto di aggiungere un’ulteriore accisa sul prezzo dei carburanti, sempre quantificabile in massimo 5 centesimi al litro. Quindi in pratica, in caso di dichiarazione di stato d’emergenza sarà introdotta in automatico la prima accisa da 5 centesimi, e con moltissime probabilità anche una seconda accisa decisa dalle Regioni.

Queste decisioni arrivano proprio in un periodo di forte contrazione nei consumi di carburanti: nel mese di marzo scorso rispetto allo stesso mese dell’anno prima i consumi di benzina sono calati del 9,5%, quelli di gasolio dell’8,4%.

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