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Kevin Schwantz intervistato, parla soprattutto di Rossi

Secondo Kevin Schwantz che nonostante i suoi 51 anni resta un’icona del moticiclismo, osannato e inseguito dai piloti di tutte le età, il favorito per la vittoria di Indianapolis e del mondiale resta ancora Valentino Rossi che potrebbe mettere nella teca l’undicesimo titolo iridato. Una stagione praticamente perfetta quella di Valentino Rossi, anzi si potrebbe dire che è la migliore stagione di sempre. Lo ha detto anche Kevin Schwantz che è stato protagonista del week-end Superbike di Laguna Seca. L’iridato 500 del 1993 ha messo a fuoco i temi principali della stagione MotoGP. Ecco 3 domande (e tre risposte) che ci aiutano ad interpretare questa stagione motoristica, tratte dalla lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport:

Schwantz, è sorpreso dalla grande annata di Rossi?
“È strepitoso, nelle ultime due gare è apparso in gran forma e ha mandato in vacanza Lorenzo con dei bei grattacapi (e si passa una mano nei capelli; n.d.r.). Dopo la sosta credo che Jorge avrà qualche problema in più”.

Valentino a 36 anni sa stupire, dove trova la sua forza?
“Qui (e spalanca un sorriso da pubblicità di un dentifricio; n.d.r. )! Il suo segreto è il sorriso, è sempre motivato, forte, giovane, ma soprattutto sorridente. È la chiave del suo successo, insieme alla testa”.

Che cosa non le piace dei piloti di oggi?
“Sono tutti musoni (e accompagna l’espressione con una mimica facciale impareggiabile; n.d.r.), noi eravamo diversi, con ben altra personalità. C’erano rivalità feroci, la voglia di primeggiare, si davano e prendevano, ma sempre con la voglia di dirsi le cose in faccia e il rispetto dell’avversario. Oggi c’è troppa politica, sento troppe scuse e vedo poco rispetto”.

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