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GP del Messico, impegnativo per macchine e piloti

Del GP del Messico non parla uno a casa in Ferrari, ma presenta tutto Gutiérrez che già aveva parlato del circuito in passato e accetta con entusiasmo questo esordio con la Rossa. La Ferrari adesso non ha più niente da perdere e può provare a conquistare qualche podio. 

Fino alla fine del mondiale sarà una rincorsa alla vittoria da parte delle scuderie e dei piloti anche se ormai per questa stagione siano tutti debitori di Hamilton e delle sue capacità di essere spettacolare. Correre per la prima volta su un nuovo tracciato è sempre un’esperienza affascinante per un pilota, ma per Esteban Gutiérrez, terzo pilota della Scuderia Ferrari, il Messico rappresenta qualcosa di più perché è la terra in cui è nato.

Avere un Gran Premio di casa è una bella sensazione – conferma il messicano a ferrari.com – e non so bene cosa aspettarmi, ma sono sicuro che sarà qualcosa di incredibile. Essere terzo pilota mi darà la possibilità di partecipare a questo straordinario evento con una prospettiva diversa, di viverla “dietro le quinte”.

E’ un onore ospitare il mondo della Formula Uno nel nostro paese e sono curioso di vedere come verrà vissuto questo fine settimana così speciale dai messicani. L’aspetto unico di questo tracciato rispetto a tutti gli altri è l’altitudine: tutti pensano a come questo possa avere delle conseguenze sulla vettura, ma non dimentichiamoci che anche fisicamente per i piloti e le squadre non è un elemento da sottovalutare. Per quanto riguarda la macchina, al simulatore si possono testare in parte queste condizioni, mentre per i ragazzi sarà importante avere una buona preparazione fisica che consenta loro di adeguarsi velocemente alle diverse condizioni ambientali”.

Questa sua lunga dichiarazione che la dice lunga sull’impegno che metterà nella gara, riservandoci di certo qualcosa di speciale.

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