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In arrivo un decreto che tutela gli automobilisti su autovelox e tutor

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Già nel lontano 2010 è stato modificato il Codice della Strada, anche per quanto riguarda gli autovelox, ma le nuove norme non sono mai entrate in vigore, perchè era necessario un decreto interministeriale attuativo, che ancora non esiste.

La legge 120 del 2010, all’articolo 25, prevedeva la devoluzione di metà dei proventi delle multe per eccesso di velocità agli enti proprietari delle strade (quando l’autovelox è posto su strade gestite da Province, Regioni, Stato). Non essendoci ancora il decreto, i Comuni possono tenere tutti gli introiti. Ora però il decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti deve essere esaminato dalla Conferenza Stato-Città e autonomie locali, insieme al ministro dell’Interno, sulla ripartizione e rendicontazione dei proventi derivanti dall’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità (ai sensi dell’articolo 142 del Codice della strada).

Quando (e se) verrà approvato, il decreto porterà il 50% degli introiti delle multe nelle casse dei proprietari delle strade (Province, Regioni, Stato) dove sono installate le macchinette. Inoltre i Comuni avranno l’obbligo di rendicontazione delle entrate, che dovrà avvenire entro il 31 maggio dell’anno successivo a quello cui il rendiconto si riferisce. Oltre a questo, quando l’automobilista riceverà la sanzione a casa, inoltre, non potranno esserci addebiti di nessun genere. I Comuni non potranno aggiungere le spese di assistenza legale e di recupero del credito.

RIFORMA AUTOVELOX

Infine con il nuovo decreto dovrebbero essere eliminati tutti i dubbi interpretativi sui ricorsi relativi al tutor, su cui spesso i Giudici di pace (e perfino la Cassazione) sono stati chiamati a pronunciarsi.

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