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Il mondiale di F1 parla inglese, a vincerlo è Hamilton che entra nella storia

Hamilton s’impone anche nella gara di Austin, una competizione molto particolare per via delle condizioni meteo. Si sapeva che Hamilton voleva a tutti i costi vincere e lo ha fatto. Gelando il compagno di squadra che gli ha riservato soltanto un’immensa freddezza.

In questo fine settimana denso di appuntamenti motoristici, a “rosicare” come direbbero i romani, ci sono tantissimi piloti. Uno di questi è Rosberg che non ci sta proprio a perdere la gara di Austin caratterizzata dall’incertezza dovuta al meteo e da tante ripartenze per le safety car entrate in pista.

Ma il finale è quasi scontato. Nonostante la grande gara di Ricciardo che esce di scena sul finale e nonostante uno strepitoso Vettel, a salire sul primo gradino del podio è proprio Hamilton con la sua Mercedes, seguito dal compagno di squadra e poi dal tedesco della Ferrari. Hamilton entra nella storia vincendo il suo secondo mondiale consecutivo. Ma più che le statistiche, di cui abbiamo davvero piene le pagine dei giornali, noi vogliamo riportare le 5 frasi più famose di Lewis Hamilton:

1. Nel 2007 in Brasile scesi dalla macchina incavolato col mondo intero, avevo appena perso il mondiale. Sono rientrato nei box e ho visto mio fratello: ci sono cose più importanti di un mondiale di F1.
2. Il momento più bello non è quando hai vinto e tutti ti abbracciano. Il momento più bello è la mattina della gara quando ti svegli e te la fai sotto. Quella sensazione di aver fatto tutto il possibile e di essere pronto, è una sensazione che chi gioca sporco non potrà mai provare.
3. Non riesco a pensare una morte migliore che in pista, facendo ciò che amo. Se toccasse a me, vorrei che avvenisse mentre sono al volante di un’auto da corsa.
4. [Vettel] È di un’altra categoria, è sulla strada per diventare il più grande pilota di tutti i tempi. [Nel 2013]
5. È una grande notizia che Jenson [Button] abbia scelto di restare con la McLaren. E’ una grande persona con cui lavorare, un vero e proprio uomo-squadra, dal momento in cui il team lo ha accolto.

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