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Gilera Runner: stop dal tribunale

Il Tribunale di Pisa ha riconosciuto pericolosi i Piaggio Runner prodotti fra il 1998 e 2005, ovvero quelli della prima serie, e ha disposto l’ordine di ritiro alla Piaggio. La decisione arriva dopo un lungo iter in tribunale, iniziato con un reclamo di Altroconsumo e oggi al secondo grado di giudizio, dopo che in primo grado, nel 2011. la sentenza aveva stabilito la non pericolosità dello scooter.


Il problema è rappresentato da un difetto di costruzione nel serbatoio, a rischio di perdite ed incendi in caso di urto frontale. Il telaio del serbatoio è posto proprio in posizione frontale che potrebbe cedere sotto la compressione causata da un incidente. Questo metterebbe a rischio lo stesso conducente, con ustioni più o meno gravi, e anche la sicurezza stradale generale. Il tutto è argomentato in ventisette pagine depositate al Tribunale di Pisa assieme all’ordinanza nei confronti della Piaggio di “informare tutti i proprietari del modello in questione e di provvedere al richiamo tramite raccomandata”. Il riferimento è sempre ai Runner della prima serie, che dovrebbero essere tra i 40 e 60 mila dei 300 mila totali prodotti nelle varie serie. Nelle altre serie invece la Gilera aveva già riprogettato il telaio.

Gilera Runner Simoncelli
”Gilera Runner Black Soul

Ma la Piaggio ha fatto sapere con un comunicato di dissentire dalla sentenza emessa, e di essere quindi propensa a valutare l’azione per un ricorso. L’azienda di Pontedera fa leva sui certificati internazionali di sicurezza che all’epoca ottenne dopo i vari crash-test, affettuati anche nel 2011 proprio in base all’azione legale intrapresa da Altroconsumo. In effetti, dopo i crash-test del 2010, il ministero dei Trasporti aveva escluso la necessità di un ritiro del prodotto e di una sua modifica.
Invece per Paolo Martinello, il presidente di Altroconsumo, si tratta di una decisione storica. La Piaggio da parte sua aveva già fatto notare in tribunale che il tipo di incidente presupposto dalla sentenza si è verificato solo in due occasioni e a dieci anni di distanza l’uno dall’altro.

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