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Perché tutti dicono che Hamilton è preoccupato

Hamilton ha il mondiale in tasca, ormai sembra evidente! La Mercedes ha un ritmo che non si può nemmeno lontanamente paragonare a quello delle avversarie. Ma Hamilton è preoccupato e le sue dichiarazioni lasciano intendere che non è tutto definito. 

È vero che in un mondiale non si può mettere la parola fine se non l’ultima giornata, un po’ come le partite di calcio che finiscono soltanto dopo il triplice fischio dell’arbitro. Ma Hamilton non dovrebbe avere le preoccupazioni di cui parla ai microfoni dei giornalisti:

Quello di Singapore è stato un fine settimana strano, ma io sono abbastanza tranquillo riguardo a questa cosa. Finora abbiamo vissuto una stagione incredibile e ho avuto modo di capire che non si può sempre vincere dappertutto. Quindi si tratta solo di lasciarsi dietro questo weekend e passare a quello successivo. Quello del Giappone è sempre un fine settimana memorabile. Tokyo è una delle mie città preferite e Suzuka è sicuramente una delle piste più belle al mondo, buona per i sorpassi, e dove ci sono alcune curve leggendarie che hanno visto consumarsi momenti storici importanti nel corso degli anni. Naturalmente l’anno scorso è stato bello vincerel’obiettivo è ancora quello. Naturalmente tornare a Suzuka significa anche che avremo Jules nei nostri pensieri e così ne rivolgo uno in particolare anche alla sua famiglia.

Ma sul week-end in Giappone e sulla possibilità che poi tutto vada a buon fine Hamilton frena l’entusiasmo:

Non ho alcuna fiducia. Non ho nessuna informazione che possa darmi questa fiducia. Spero che si sia trattato di un episodio isolato, ma è stato un fine settimana molto, molto strano per non dire altro. Ho detto ai miei ingegneri che vorrei avere alcune informazioni a riguardo di ciò che pensano sia accaduto. Ma purtroppo non c’è molto tempo prima della prossima gara.

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