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Il concetto di velocità di Rossi va a finire sulla Treccani

Lo chiamano il Dottore e adesso questo soprannome per Valentino Rossi diventa calzante visto che con tanti altri personaggi illustri, non solo del settore sportivo ha contribuito alla riscrittura di alcune voci enciclopediche, compresa la voce velocità

Il Dottore di Tavullia, Valentino Rossi, Maestro della velocità. Sua la definizione di questo concetto che andrà a finire sul vocabolario Zingarelli 2016 tra le definizioni d’autore. Una novità che asseconda il piacere e il gusto delle citazioni famose. Come spiega Repubblica, il risultato dell’iniziativa della Treccani sono

oltre 100 definizioni d’autore, nei fatti piccole narrazioni o ricordi personali, punti di vista originali sul significato di una parola, inseriti nella scheda lessicografica della voce di riferimento nel vocabolario.

E chi meglio di Rossi che quest’anno rischia di vincere un altro mondiale, poteva dare la definizione di velocità? Ecco quello che troveranno scritto gli studenti del futuro:

Velocità. Comporta movimento. Del riflesso, del pensiero, dell’attenzione, del gesto. Genera vantaggi, libidini, un pizzico di rischio, un piacere esclusivo. Il piacere di guadagnare qualcosa per raggiungere qualcosa. Un traguardo, un compimento. Velocità come eliminazione dei tempi morti, del tempo perduto, della noia, talvolta. Velocità come sistema di vivere, di vincere, di stare al mondo, essendo il mondo in piena accelerazione. E’ una aspirazione e, spesso, una scelta, oppure una attitudine che amplifica sensazioni, reazioni, gusto. La velocità costringe a una cura adatta, a una capacità specifica, altrimenti comporta un errore, una caduta, un rimpianto. Ci vuole testa e fisico, per la velocità. Quella padronanza che permette di apprezzare la lentezza, quando essere veloci non serve affatto.

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