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Il circuito di SPA presentato dalla Ferrari

Ci si aspettava qualcosa di più nelle prove libere della Ferrari ma è anche vero che Vettel e Raikkonen hanno testato soprattutto l’aerodinamica che sarà fondamentale durante la competizione italiana di Monza. Di fatto la Ferrari potrebbe far bene in gara anche se Vettel è soltanto nono. Ecco come presenta il circuito lo staff di Marenello. Qualifiche a parte, magari quelle proviamole a dimenticare un attimo, la Ferrari spera di risalire la china e di fronte alla solita pole del solito Hamilton, dimostra quanto meno di essere preparata su quel che si vedrà. Ecco allora la presentazione che lo staff del Cavallino fa del circuito di SPA.

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Quello di Spa-Francorchamps è uno dei circuiti storici della Formula 1. Un tempo misurava 14 chilometri ma ancora oggi coi suoi 7.004 metri è il più lungo tracciato del Mondiale. Un punto molto importante è l’ex doppia chicane “Bus stop” che ora è una curva singola. È molto facile sbagliare arrivando lunghi e per motivi di sicurezza non è possibile tagliare la curva. Bisogna invece rientrare e perdere molto tempo. A Spa quasi sempre piove nelle prove o in gara. Si tratta di una pista per uomini veri, che la stragrande maggioranza dei piloti adora. Per comprenderne la difficoltà basta guardare i nomi iscritti nell’albo d’oro. Tra i suoi punti leggendari i più famosi restano la esse in salita di Eau Rouge e il susseguente Raidillon ma anche Les Combes, Malmedy, Stavelot e Blanchimont. La Ferrari in Belgio ha vinto 16 volte, 12 a Spa: la prima con Alberto Ascari nel 1952, l’ultima con Kimi Raikkonen nel 2009.

Eau Rouge e Raidillon

È uno dei tratti più spettacolari al mondo. Un tempo le barriere, vicinissime, non perdonavano il minimo errore ma anche oggi è fondamentale affrontarlo al meglio: uscire lentamente significa quasi sempre perdere una posizione.

Bus Stop e La Source

Si arriva qui lanciati da Blanchimont con i freni ormai freddi. Uscire lenti da qui significa prestare il fianco a La Source, dopo il traguardo. Il tornantino dopo il via è molto insidioso: nel 2012 Romain Grosjean fece strike travolgendo pure la Ferrari di Alonso.

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