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Bloccare la Marussia è antisportivo

La Marussia non potrà  prendere parte al prossimo campionato, nemmeno se cambiasse nome, come ha fatto. E questo, secondo Minardi, è un gesto antisportivo, visto che la decisione non è stata calata dall’alto ma è il risultato del veto posto dagli altri team. 

Le scuderie più piccole si sono opposte alla partecipazione della Marussia alla prossima stagione automobilistica. Il gesto è stato registrato da Giancarlo Minardi, il manager faentino, come profondamente antisportivo. Il fondatore della scuderia che ha partecipato al mondiale di Formula 1 dal 1985 al 2005, con i suoi 20 anni e più di esperienza nel Circus, dichiara:

E’ un comportamento assurdo e antisportivo. Opponendosi, i piccoli team sperano di spartirsi la quota spettante alla Marussia, ma forse non hanno contato fino a dieci. Far sparire le due Cenerentole, come Marussia e Caterham, vuol dire accorciare la griglia. Di conseguenza le ultime file verrebbero occupate da team con budgets e ambizioni ben maggiori, vedi la stessa Force India, Sauber o Lotus, con ripercussioni in termini di immagine e conseguenze commerciali tutte da verificare.

Insomma, l’atteggiamento di Force India, Sauber e Lotus, sarebbe poco lungimirante perché nel ridurre il numero di partecipanti alla competizione mondiale, è vero che in prima battuta si ottengono dividendi maggiori ma è anche vero che poi, per forza di cose, i pessimi risultati che sarebbero attutiti dalla partecipazione al mondiale di due squadre – la Marussia e la Caterham – arretrate nello sviluppo della monoposto, ricadrebbero su Lotus, Sauber e Force India. E agli sponsor non piace affatto sostenere una squadra che non ottiene risultati.

 

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