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Alonso? Ancora un ritiro ma per l’anno prossimo c’è preoccupazione

Insomma Alonso è il pilota più pagato della Formula 1 anche se ha iniziato l’anno nel peggiore dei modi e non è che stia continuando meglio. Di fatto è sembrato sereno anche in Canada ma quel messaggio in cuffia impensierisce la McLaren. 

Ormai le gare di formula 1 si costruiscono a tavolino e anche se le comunicazioni radio sono state limitate dai box arrivano sempre delle indicazioni relative a pneumatici e carburante. Indicazioni che finiscono per mandare in paranoia anche piloti esperti come Alonso.

All’asturiano è stato detto in cuffia di risparmiare benzina al ventiquattresimo giro ma Alonso ha reagito malamente a questa richiesta chiedendo alla sua scuderia di non farlo sembrare un pilota dilettante, di lasciarlo correre perché alla benzina ci avrebbe pensato dopo.

Un rifiuto un po’ bambinesco che nasconde una frustrazione evidente di un pilota ancora una volta costretto al ritiro. E infatti non avendo approvato e messo in pista la strategia suggerita, il campione ex Ferrari si è dovuto fermare per un guasto al 45esimo giro. Alonso naturalmente non ha perso l’occasione di dire la sua sull’episodio:

Quando sei in battaglia non puoi pensare al consumo e dopo 3-4 richiami l’ho detto. Ho provato a difendermi, ma ogni avversario che arrivava era sempre più veloce. Mi sentivo un dilettante, e non va bene. Sappiamo di non essere molto competitivi e di dover intervenire molto sull’affidabilità, il weekend canadese ci ha fatto capire alcune cose, ma dobbiamo fare tutti uno sforzo. La mia scelta di andare alla McLaren? È stata coraggiosa, da sette-otto anni facevo 3°, 4° o 5° ed era molto frustrante perché si sono o Red Bull o Mercedes che dominano: per batterli ci vuole un po’ di rischio, un po’ di coraggio nel dire che non sono contento del 2° posto. Ci vuole un anno di pazienza, capisco i tifosi, ma non devono avere dubbi: torneremo davanti. Non so se sarà il prossimo anno, ma accadrà presto.

L’anno prossimo non è un po’ tardi?

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