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Citroen alla conquista della Cina

Visto che i mercati europei sono chiaramente fermi Citroen ha puntato da tempo al mercato più in espansione di tutti, quello cinese, già con ottimi risultati. A giugno era stato inaugurato il primo DS Store a Nankin e in soli sei mesi i concessionari sono diventati 25 occuapando le città principali, come Shanghai, Pechino e Canton. Ma Citroen ha in programma di arrivare a 70 punti vendita in 55 città cinesi entro l’anno. Molto alti sono infatti i dati sulle vendite, e la Cina sta diventando il mercato principale dei francesi.


Tutto questo è il risultato dell’alleanza tra Capsa, gruppo Psa e Changan, che ha introdotto tra i cinesi la Vie français dell’auto, sbarcando direttamente con la sua top class DS, molto in voga nelle generazioni ricche tra i 24 e i 40 anni cosi attente all’eleganza e al design da qui parte il successo della qualità francese in Cina.

Citroen DS3 Cabrio
Citroen Motori Pure Tech

Le tre, DS3, DS4 e DS5, si sono imposte proprio per qualità in un mercato in forte espansione e sensibile ai colori, alle rifiniture e agli interni che l’auto europea offre. Un popolo amante del buon gusto quello cinese, e numericamente vastissimo anche se la percentuale della popolazione che può permettersi una top class europea è ancora bassa ma in aumento. Frédéric Banzet, direttore generale di Citroen, può quindi affermare con certezza che la joint-venture si è trasformata in un’incredibile successo Citroen che dedicherà sempre più a quest’alleanza.
Il futuro prossimo venturo, ma parliamo di mesi e non di anni, vedrà l’apertura del primo DS World nel centro di Shanghai, la Milano della Cina, tutto dedicato alla berlina di classe francese.

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