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Vettel e Lorenzo tra fischi e alibi: un potpourri motoristico

Vogliamo mettere insieme le dichiarazioni di due sportivi che partecipano al grande circo dei motori: Vettel al volante di una Ferrari e Lorenzo a cavallo di una Yamaha. Il primo è convinto di non avere fischi a Monza dove la squadra si sta preparando tra video e dichiarazioni, il secondo è alla ricerca di un alibi, da recidivo.

Nel 2008 a Monza, Vettel ha già vinto. Era al volante della Toro Rosso motorizzata Ferrari e la folla aveva celebrato il giovane campione tedesco impazzendo di gioia:

“Gli appassionati impazzirono in quell’occasione, credo perché guidavo per una squadra italiana motorizzata Ferrari. Ero felice anche nel 2013 dopo la vittoria con la Red Bull ma i fischi e i ‘buu’ mi hanno fatto capire che conta quale macchina porti alla vittoria qui a Monza. Perciò mi aspetto di essere sostenuto e sono contento di questo”.

Insomma lui è certo di non avere fischi. Cosa che è un po’ più difficile per Lorenzo che adesso, dopo la defaillance che ha aperto le porte a Rossi, dovrà risolvere un problema con il casco ma tutto appare fin troppo un déjà-vu. Lorenzo ha detto che l’appannamento della visiera gli ha fatto perdere il terzo posto che è stato poi conquistato da Dovizioso. Ma era già successo in Qatar e ostinarsi con la poca manutenzione e con la stessa fornitura sembra controproducente. Per questo scrive la Gazzetta dello Sport:

Lorenzo a Silverstone ha commesso la leggerezza di non adoperare la mascherina coprinaso anti-appannamento, ma aveva “utilizzato uno spray che avrebbe dovuto evitare l’inconveniente”, però potrebbe guardarsi attorno. “Non so se cambierò marca, ho contratto e voglio rispettarlo”, dice Jorge, che però a Misano si farà una chiacchierata con Alberto Vergani.

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