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Moto Gp, dal Qatar parte la caccia alle Honda di Marc Marquez

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Finalmente ci siamo, riparte la moto e le sue novità attese da un inverno intero, capaci di stravolgere la prossima griglia in partenza dal Qatar. Su tutte, il team tutto spagnolo composto da Marquez e Lorenzo, quest’ultimo separatosi dopo due anni dalla Ducati. Il posto in eredità è stato invece preso da Petrucci, che avrà finalmente la sua grande occasione dopo buone annate, sempre costante e con qualche acuto importante. Proprio il suo compagno di squadra, Dovizioso, sembra poter rappresentare l’unico vero antagonista del cannibale spagnolo n.93, Yamaha permettendo.

Ebbene sì, perché dalle parti del box di Rossi e Vinales si respira un’aria piuttosto silenziosa, di chi è consapevole di aver vissuto una delle peggiori stagioni della sua storia, con all’orizzonte un’annata che deve necessariamente rappresentare una netta inversione di tendenza rispetto al recente passato, sebbene i test non abbiano rivelato enormi passi in avanti, ma solo piccoli miglioramenti.

Rossi alla viglia ha parlato di una lotta per il podio, dopo Marquez e Dovizioso, allargata a circa sette-otto piloti fra cui lui e Vinales: segno evidente di come ci sia spazio per l’exploit, ma con una moto ancora incapace di fare la differenza e staccarsi dal gruppone di mischia. Eppure, lo scorso anno il pesarese ha saputo comunque fare la differenza, riuscendo ad occupare per tre quarti di stagione la seconda piazza, con una moto assolutamente non competitiva e senza la possibilità di lottare mai per la vittoria.

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Marc Marquez è il favorito numero uno sia per la gara in Qatar che per la corsa al Mondiale: anche il primo sfidante resa lo stesso, quel Dovizioso che dopo aver impensierito l’iberico nelle ultime due stagioni, vuole finalmente portare a casa il primo titolo Gp in carriera e succedere a Stoner nell’albo d’oro della rossa di Borgo Panigale.

La maggiore delle incognite è rappresentata dall’impatto che Lorenzo avrà con la nuova moto, la quale senza dubbio è la più competitiva del Mondiale. L’adattamento in Ducati era stato lungo e difficoltoso, ma se la desmosedici è una due ruote nettamente diversa da tutte le altre, approcciarsi con la Honda potrebbe essere meno complicato per il maiorchino, che comunque aveva cominciato a vincere anche con la moto italiana nella seconda parte della scorsa stagione.

Ecco dunque che se Jorge riuscisse sin dall’inizio di questa stagione a capire la Honda e a racimolare podi, potrebbe essere il primo antagonista di Marc nella lotta al titolo. In quel caso, interessante sarebbe capire la convivenza ai box dei due che notoriamente non hanno un carattere così gioviale ed amichevole. Una lotta da cui il terzo potrebbe approfittarne. Che sia Dovizioso, Rossi o un nome a sorpresa è difficile stabilirlo ad oggi.

Sarà il primo Mondiale post Pedrosa, ritiratosi lo scorso anno, non vi saranno novità regolamentari di rilievo e la certezza sarà sempre la stessa: l’uomo da battere, a caccia di record, Marc Marquez su Honda.

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