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Moto e scooter: niente incentivi 2012

È quanto lamenta Confindustria Ancma questa mattina per bocca del suo presidente Corrado Capelli in un intervista al quotidiano Il Sole 24 Ore. L’associazione nazionale delle imprese motociclistiche denuncia infatti che le due ruote sarebbero state escluse dal disegno di legge sulle disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni, includendo solo le autovetture a trasporto promiscuo.


Nonostante il presidente ha ben presente che gli incentivi non siano la soluzione alla crisi e che l’associazione non abbia mai richiesto esplicitamente delle agevolazioni, si dichiara al tempo stesso sorpreso visto che le due ruote sono state escluse nell’ultima bozza, pur essendo presenti nella precedente.

Suzuki scooter elettrico

Inoltre i motocicli rappresentano una valida soluzione ai problemi di mobilità e un sistema più efficacie per la riduzione delle emissioni di anidrite carbonica nell’atmosfera. Appare assolutamente logica per Capelli, che le due ruote debbano essere reinserite nel testo. Come egli stesso dichiara oggi più del 80 per cento dei motocicli rispetta il limite legale di emissioni di 95 gr/km. Pur preferendo parlare di “svista” da parte del legislatore, Capelli non può non sottolineare che un testo che preveda anche le due ruote sarebbe un riconoscimento ufficiale dell’importante ruolo svolto da questi veicoli sia in merito alla riduzione dei gas serra che in merito alla risoluzione dei problemi del traffico cittadino.

Inoltre gli incentivi sarebbero utili anche per far crescere il segmento delle due ruote elettriche, oggi pari allo 0,3 per cento del mercato, con 1300 veicoli elettrici in tutta Italia più altri 300 ibridi. Far crescere questo settore significherebbe arrivare al 3 per cento entro il 2020, con la circolazione di almeno 10.000 motocicli non inquinanti.

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