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Quanto è importante per i piloti l’allenamento quotidiano

Sembra davvero difficile associare la figura del pilota a quella dell’atleta ma non è così: il pilota di auto deve essere in primo luogo un’atleta. Non a caso è sottoposto a stress e prove di resistenza che determinano un grande dispendio di energia in pochissimo tempo. Di recente è intervenuto sull’argomento anche Vettel

Vettel abbiamo imparato a conoscerlo in tutte le sue manie in occasione dell’ingresso nella scuderia Ferrari. Il giovane pilota tedesco, munito di taccuino, si è subito fatto riconoscere per la volontà di programmare il progresso. E i risultati ci sono stati.

Di recente è tornato a parlare con metodo dell’allenamento necessario ai piloti di F1 e quanto sia importante essere sempre in forma e nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali.

“C’è un sacco di resistenza che cerchiamo di garantire e questo ci porta via molto tempo. La resistenza nello sport, come nel ciclismo e nella corsa (nella foto in Corea nel 2013), serve a far sì che si arrivi fino alla fine, perché le gare sono molto lunghe”.

“Noi non siamo molto muscolosi perché dobbiamo sempre tenere sotto controllo il nostro peso, ma c’è il bisogno di sentirsi in forma”.

“Hai bisogno di avere stabilità, una stabilità di base. Di sicuro è necessaria una certa forza nella parte superiore e in quella inferiore del corpo. Intendo dire che noi spingiamo i freni molto duramente e le gambe devono essere veramente forti. Non c’è il servofreno o qualcosa di simile, quindi devi essere sicuro di essere abbastanza forte. Allo stesso modo hai bisogno di avere sensibilità perché non c’è l’ABS, né alcun sistema che recuperi se le ruote si bloccano. È tutto manuale!

“Sicuramente guidare è il miglior allenamento, ma sfortunatamente quando siamo nelle auto siamo limitati, quindi dobbiamo preparare al meglio quanto più possiamo al di fuori della macchina”.

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