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Verso l’istituzione del reato di omicidio stradale

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La commissione Trasporti della Camera ha approvato uno specifico emendamento per introdurre il reato di omicidio stradale, con il chiaro obiettivo di ridurre gli incidenti mortali (o comunque con gravi conseguenze), dovuti alla guida sotto l’effetto di alcool o stupefacenti.

Ad oggi nei casi descritti, scatta l’omicidio colposo, con pene da 2 a 10 anni di carcere, ossia molto meno severe rispetto a quelle previste dall’omicidio stradale, che si avvicina a quello volontario, con pene che vanno da 8 a 18 anni.

Inoltre se dovesse essere realizzata la riforma tanto attesa, sarà istituzionalizzato anche l’ergastolo della patente: chi causerà sinistri gravissimi in stato alterato non potrà mai più guidare né un’auto né altri veicoli. Si parla di reato di omicidio stradale dal lontano 2004, è quindi giunto il momento per trasformare le parole in fatti.

SUPERMULTA IN ARRIVO

Come già anticipato il mese scorso, nel prossimo CdS ci sono anche misure di tutela dell’utenza vulnerabile, in particolare nelle aree urbane, con prescrizioni comportamentali, regole di progettazione stradale e riduzione dei limiti di velocità. Dovrebbe essere introdotto l’obbligo di revisione da parte degli enti proprietari dei limiti di velocità delle strade extraurbane, finalizzati alle esigenze di sicurezza della circolazione.

Ci sarà la pianificazione della viabilità per promuovere la mobilità ciclistica e pedonale, inoltre è previsto un aggiornamento delle disposizioni sulla progettazione dello spazio stradale e della segnaletica attraverso il riassetto della disciplina sulla classificazione delle strade. Dovrebbe arrivare pure la graduazione delle sanzioni in base alla gravità, alla reiterazione e all’effettiva pericolosità del comportamento.

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