Home » Mercato auto Italia +5% a luglio

Mercato auto Italia +5% a luglio

264054_9241_big_041209_mercato_italia_b1

Anche nel mese di luglio 2014 è proseguito il trend positivo del mercato auto nel nostro Paese, grazie ad un incremento del 5%, con 113.777 immatricolazioni di auto nuove. Il consuntivo dei primi sette mesi dell’anno è di 871.334 vetture, in aumento del 3,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.

Tuttavia le vendite a privati sono state pari a 534.298, in sostanza ai livelli del 2013, ma il noleggio ha segnato un incremento del 17,2%. Nel solo mese di luglio però la clientela privata è cresciuta del 7,7%, arrivando al 65,6% del totale. Le auto a gasolio rimangono sempre le preferite dagli italiani, con una quota vicina al 60% nel mese di luglio, comunque sono cresciute le vendite di auto elettriche (+18,1 per cento), a GPL (+18,1) e metano (+15,6).

Per quanto riguarda i marchi, al primo posto troviamo Fiat (24.088 auto, +5,98 per cento), seguita da Volkswagen (9.513, +12,27) e Ford (7.517, +8,36). Sono da segnalare anche il passo avanti di Renault (7.057, +40,86 per cento), di Opel (5.883, +10,15 per cento) e Peugeot (5.873, +16 per cento), mentre hanno avuto risultati negativi Toyota (3.999 auto, -14,79 per cento), Citroen (4.092, -21%) e Lancia (3.900, -23,53). Sono molto positivi i dati di Hyundai (3.824 auto, +18,5 per cento), Dacia (5.051, +131,59), Kia (3.085, +17,88), Suzuki (1.318, +36,58), Volvo (1.057, +21,08), Seat (1.125, +22,82), Jeep (678, +45,49) e Mazda (505, +39,50), oltre ai marchi premium Porsche (485 vetture, +55,45 per cento), Maserati (154, +805,88) e Ferrari (27, +68,75). Sono invece in negativo Alfa Romeo (2.388 auto, -25,68 per cento), Smart (1.231 -34,42) e Chevrolet (249, -90,4).

Unrae sostiene che l’attuale tendenza potrebbe portare a chiudere il 2014 a circa 1.347.000 milioni di vetture, con una crescita del 3,2 per cento rispetto al 2013 e un’ulteriore prospettiva positiva per il 2015, stimato a 1.410.000 vetture (+4,7 per cento). Tuttavia queste previsioni non considerano eventuali interventi strutturali, come gli incentivi fiscali annunciati dal ministro Lupi.

Lascia un commento