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Roma: il Comune annuncia una deroga al blocco degli scooter

Dopo le forti polemiche suscitate del provvedimento del Comune di Roma che prevedeva di vietare la circolazione di tutti gli scooter e moto Euro 1 all’interno dell’anello ferroviario, il Comune di Roma ha annunciato un ripensamento, parziale a dire la verità, sul provvedimento,annunciando una deroga sui veicoli a quattro tempi, mentre rimarrà il divieto per i motori a due tempi, più inquinanti. Dunque ciclomotori e motoveicoli a due ruote Euro 1 con motore a quattro tempi continueranno a poter circolare nella Capitale ma fino 31 ottobre del 2013, poi si vedrà. Questa infatti è solo una deroga, e ancora non ci sono indicazioni su quello che succederà dopo questa data. Intanto il provvedimento è stato firmato per vietare la circolazione di tutti i mezzi benzina Euro 1 e gasolio Euro 2.


Come avevamo già detto settimana scorsa, il provvedimento aveva suscitato numerose polemiche, per molti motivi. Sarebbero stati oltre 100 mila i motoveicoli coinvolti nel divieto, e le associazioni lamentavano il fatto che questo tipo di mezzi venissero equiparati ad altri molto più inquinanti, mentre i problemi cronici del traffico romano ne avrebbero risentito, specialmente in considerazione del fatto che la crisi limiterebbe in misura molto alto l’acquisto di mezzi nuovi in regola con il provvedimento.

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Determinante è stato l’intervento dell’Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori) e dalla Federazione Motociclistica Italiana, impegnate nel provare all’Assessorato dell’Ambiente romano la validità dei punti messi in discussione, in particolare alle basse emissioni, pari al 3% del totale, dei motocicli Euro 1 non paragonabili a quelle degli autoveicoli. Decisivo anche i dati sul traffico. Mettendo sul piatto anche i benefici derivanti dalla riduzione del traffico. Grande soddisfazione quindi da parte di Pier Francesco Caliari, Direttore Generale di Confindustria ANCMA, anche se ci si sta già preparando alla battaglia che da qui ad un anno, riproporrà il problema al termine della deroga.

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