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Test MotoGP di Austin: Rossi male, ottimo Marquez

Dopo Sepang alcuni team della MotoGP si sono spostati negli Stati Uniti, ad Austin in Texas, sul nuovo tracciato Circuit of the Americas che ha debuttato lo scorso anno con la Formula 1. Quattro team ha partecipato ai test: quelli ufficiali di Honda HRC e Yamaha, e LCR Honda di Lucio Cecchinello e il team Attack Performance con la Kawasaki CRT di Blake Young, ha già terminato i test a causa di un incendio alla moto. Gli altri team hanno deciso di rinviare l’appuntamento.

Ottima la prova del debuttante Marc Marquez, di cui si conoscevano già le enormi potenzialità, ma nessuno si aspettava che il giovanissimo spagnolo sarebbe risultato subito il migliore in questi test davanti a quelli che sono considerati i favoriti per il titolo mondiale. 55 giri effettuati con il miglior tempo di 2’04”619, in costante miglioramento sin dal primo giro. A impressionare in particolare il confronto con i più anziani, ampiamente vinto, e l’adattamento ad una pista sconosciuta per tutti, ma che lo spagnolo ha interpretato meglio degli altri.

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A 428 millesimi da Marquez si è piazzato il suo compagno di squadra, Dani Pedrosa protagonista di tutte le prove svolte fin qui, che ha lamentato problemi di adattamento ad una pista pensata per la F1, con molte curve cieche o in contropendenza e pericolosi muretti troppo vicini alla pista. Terza la Yamaha di Jorge Lorenzo, che ha sofferto per il setup, e quarto Stefan Bradl.
Per Valentino Rossi invece è stato un disastro, quinto a ben 1’888 dal primo e a 1’216 dal compagno di squadra. Nonostante l’ultima posizione Rossi si dice fiducioso e ha percorso 68 tornate su un tracciato che invece sembra gradire, dichiarando: “La mia prima impressione è che è davvero bello, molto scorrevole, con un sacco di curve veloci e tanti cambi di direzione. Ci sono tre tornantini molto stretti: questo va bene in Formula 1, ma per noi sono un po’ lenti. In generale la pista è buona, con un bel saliscendi subito alla prima curva. Dobbiamo capire quali gomme utilizzare, ma la superficie dell’asfalto era troppo pulita quindi al momento non c’è grip. Continueremo a lavorare per capire il tracciato e soprattutto per migliorare il grip sul posteriore, visto che soffriamo in accelerazione, ma comunque la prima impressione è positiva”.

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