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Dacia Sandero, il restyling

La Dacia rinnova la sua Sandero, auto povera ed essenziale ma ad un prezzo imbattibile, che ora si arricchisce dopo i record di vendite dovute proprio al risparmio economico che garantiva. In Italia occupa attualmente il 3% del mercato, ma bisognerà vedere se il ritocco del prezzo le consentirà ancora di navigare su queste acque.


Il restyling parte dal muso riprogettato secondo le nuove normative ma ne ha guadagnato in stile, dando uno stile più moderno per un’auto che era stata progettata esclusivamente per il prezzo. Cosi ecco i nuovi fanali, e all’interno la nuova plancia, derivata dalla LogGv.

Dacia Dokker Van
Dacia Logan

Quindi ne guadagnano la strumentazione e i comandi che hanno guadagnato come optional il sistema infotaiment con navigatore e schermo touch da 7 pollici low cost. Inoltre sono stati inseriti di di serie l’ESP, gli airbag laterali, il servosterzo e lo schienale posteriore sdoppiato. Negli optional invece il climatizzatore, i sensori di parcheggio, il cruise-control, i cerchi in lega, i rivestimenti in pelle e il sistema di navigazione da 450 euro.
Il motore più gettonato è il solito 1200 a benzina da 75 cv, ma è stato sviluppato anche il nuovo tre cilindri turbobenzina di 898 cc da 90 cv della Renault Clio, che la casa madre ha prestato alla Dacia, con ottime prestazioni. Disponibile anche la variante diesel da 1500 e da 90 cv a bassi consumi, un motore però poco brillante in prestazioni, e anche un po rumoroso. La Dacia Sandero ha comunque un’ottima abitabilità e un prezzo leggermente superiore (di circa 500 euro) rispetto alla precedente versione, partendo ora dai 7900 euro della versione base.

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