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La crisi lancia il bike pony express

La crisi sta cambiando anche i classici lavori di consegna pony express, complici gli incassi bassi e i continui rincari sia delle assicurazioni che della benzina. A questo si sta aggiungendo una nuova coscienza ecologica, e un pensiero alla salute, per le polveri sottili che superano oramai troppo spesso i limiti di guardia tanto da far ricorrere le amministrazioni alle targhe alterne. Ed ecco allora ricorrere tutti alla bicicletta, che in Italia segue con anni di ritardo quello che in città come Londra, Parigi, New York, Sydney e Tokyo è già un’affermata realtà. A sostenere questa inversione di marcia le stesse aziende di pony express, che hanno visto assottigliarsi di molto i loro ricavi, tanto da ricorrere al bike messenger per la posta leggera e a vere e proprie bici carrello per i corrieri più pesanti.

Altre aziende sono invece nate proprio sull’onda di questa inversione di tendenza, come E adesso pedala a Roma, che utilizza esclusivamente bici anche fuori dal grande Raccordo Anulare. Complici le nuove restrizioni al traffico, come le ZTL, o i parcheggi esosi che oramai non risparmiano nemmeno i pony express, queste aziende, per un prezzo minimo di 7 euro, offrono un servizio garantito di corriere. Stanno nascendo in tutte le città italiane, tanto che a Milano c’è UBM, corrieri in bici, a 9 euro, che aumentano per le consegne veloci, mentre a Torino c’è Pony 0 emissioni che parte da un prezzo di 8 euro.

La bici da neve
Solex, la bici elettrica

A Genova sono nati gli Ecobike courier che si fanno anche sponsorizzare le bici con messaggi pubblicitari, ma molte altre aziende di questo tipo sono ormai in molte città come a Bologna, Catania, Modena, Pisa, Parma, Novara, e Palermo, senza contare le piccole cittadine.
Anche le consegne di pacchi pesanti, fino a 300 kg, sono garantite dalle bici-cargo.

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