Il Suzuki Burgman è ormai da molti anni una certezza del settore maxi-scooter per la casa giapponese, con vendite sostenute in tutta Italia. Linea accattivante ma non eccessivamente aggressiva ne hanno fatto un modello piacevole per l’estetica, fatto di linee dolci e attraenti.
Il senso estetico, la maneggevolezza e le ottime prestazioni hanno da subito attirato i clienti affamati di maxi-scooter cittadini, che vogliono praticità e comfort per affrontare il traffico quotidiano.
Motore monocilindrico da 400 cc a quattro tempi, raffreddato a liquido con una potenza massima da 33 cv per garantire sprint e velocità nell’area urbana. I consumi moderati e il serbatoio da 13 litri e mezzo garantiscono una buona autonomia. Completato il tutto con il doppio albero a camme, per garantire l’ottimizzazione dei consumi e della progressione in accelerazione. La gestione elettronica del sistema ISC (Iddle Speed Control) garantisce l’erogazione fluida della potenza a tutti i regimi.
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Il telaio è a traliccio d’acciaio, con una distribuzione dei pesi classica. Il peso complessivo è di 222 kg, ben bilanciati per rendere lo scooter semplice da gestire nei cambi di direzione. Nella sicurezza il Burgman è tra i migliori e questa versione ABS migliora ancora di più l’efficienza dell’impianto frenante, determinante nel traffico urbano spesso ricco di insidie e imprevisti. Anteriore dotato di doppio disco da 260 millimetri e posteriore su cui è montato un monodisco da 210 millimetri.
Ottima comodità per recarsi al lavoro con un vano sotto la sella di ben 62 litri, ovvero spazio sufficiente per due caschi integrali, e il vano da 10 litri nella parte interna dello scudo. Bella anche la strumentazione, completa e informativa. Due le colorazioni disponibili, il bianco e il grigio scuro metallizzato, per un prezzo di circa 7.000 euro.
