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La mamma di Bianchi arrabbiata con la FIA

La madre di Jules Bianchi è ancora in Giappone per stare vicino al figlio dopo l’incidente rovinoso in cui è stato coinvolto. Dopo l’incidente di Bianchi aggravato dalla presenza di un gru in campo, si sono accavallate le dichiarazioni di solidarietà ma la mamma è sempre la mamma.

Jules Bianchi sta lottando. Forse, come hanno sottolineato alcuni piloti, non si doveva correre con quel tempo e con quella poca visibilità. In realtà ci sono stati gran premi in cui le condizioni erano molto peggiori e per questo almeno la platea dei piloti si è divisa.

Un pilota del passato, Prost, ha fatto capire che l’incidente è grave e se fosse stato suo figlio si sarebbe arrabbiato molto. Insomma, nonostante l’atteggiamento pilatesco della FIA, adesso è arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità. È questa la richiesta fatta anche dalla madre del pilota francese Bianchi che in un’intervista alla RTL tv, ha rotto il suo silenzio che dura dal giorno dell’incidente. Probabilmente si tratta di una reazione a Charlie Whiting che, nel corso della conferenza, ha praticamente auto-assolto la Federazione, generando malumore per la gestione del caso.

Ecco la dichiarazione.

Non posso dire molto di più di quel che è già stato detto, tranne che per le critiche. Sapete, ci sono persone che dicono certe cose solo per scaricarsi dalle loro responsabilità. La Formula 1 è un business. Un grande business.

Riguardo le condizioni di salute del figlio ribadisce che

Non è cosciente, ma il modo in cui viene trattato è perfetto. Il centro medico è perfetto ed i medici sono bravissimi, rispettosi e molto gentili. Loro ci hanno detto che è un miracolo che Jules non sia morto sul colpo.

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