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La Malesia vede rosso, rosso Red Bull

La Red Bull ha confezionato un capolavoro sul circuito malese che ha sancito di contro il disastro della Ferrari. Un week-end da dimenticare anche per Hamilton che avrebbe voluto riportarsi in vetta alla classifica iridata ma ha commesso qualche errore di troppo. 

La gioia di Ricciardo è incontenibile sul primo gradino del podio ed è la dimostrazione del crescendo di aspettative e risultati della Red Bull. Il più deluso in giornata è Hamilton che non soltanto non è riuscito a guadagnare punti sul compagno di squadra ma ha dovuto applaudire Rosberg sul terzo gradino del podio. Un disastro completo per la Ferrari di Vettel che osa un po’ troppo cercando di infilare all’interno Verstappen e finisce lungo sulla macchina di Rosberg. Buona e costante la prestazione di Raikkonen che accumula punti con il suo onestissimo quarto posto.

La manovra di Vettel stavolta non è stata impeccabile: ha cercato di passare Verstappen all’interno ma il giovane pilota della Red Bull, con un pizzico di astuzia, prima ha stretto la sua traiettoria e poi si è allargato di nuovo costringendo il ferrarista ad uscire di strada dopo il contatto con Rosberg. Per Vettel, a pochi giri dall’inizio della Ccorsa si è rotta la sospensione anteriore sinistra. I giudici lo hanno ritenuto colpevole della manovra per cui in Giappone sarà penalizzato di tre posti sulla griglia e di 2 punti sulla licenza.

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Il miracolato di giornata è Rosberg che dopo il contatto con la Ferrari di Vettel va in testacoda ma non viene colpito dalle altre auto, non finisce fuori strada e non subisce danni. Anzi, alla fine sale anche sul podio nonostante la penalizzazione di 10 secondi che gli è stata inflitta per la sportellata rifilata a Raikkonen nel sorpasso. Il tedesco della Mercedes, adesso, ha 43 punti di vantaggio sul compagno di squadra che si è ritirato al 41esimo giro con il motore in fiamme.

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