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Trasferirsi in Belgio, come portare la propria auto e altri consigli

Moltissime persone, oggi, prendono in considerazione di lasciare l’Italia per trasferirsi in altri Paesi. Se prima, infatti, si tendeva, nella stragrande maggioranza dei casi, a spostarsi da una regione all’altra dello Stivale, attualmente in parecchi scelgono di cambiare completamente vita e di muoversi verso un’altra nazione.

trasferirsi in Belgio
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Tra tutti i luoghi che attirano l’attenzione degli italiani, anche per una questione di vicinanza geografica, c’è il Belgio. Si tratta di un Paese molto peculiare e, per questo, richiede una certa consapevolezza per organizzare un trasferimento. Al di là di tutto, comunque, spostarsi in un’altra nazione rappresenta una scelta importante e, per questo, a prescindere dal posto, bisogna pianificare tutto nel dettaglio. Prima di partire per il Belgio, però, è bene sapere in quale zona andare, soprattutto perché, essendo uno stato federale, esso si divide in tre regioni e, ognuna di esse, ha le sue caratteristiche. Le Fiandre, in primo luogo, si trovano nella parte nord del paese.

In questa zona si parla fiammingo e vi risiedono il 60% della popolazione. Abbiamo, poi, la regione di Bruxelles, bilingue, ma soprattutto francese, dove abita il 10% della popolazione. Infine, c’è la Vallonia, nel sud del paese, dove si parla francese e una piccola zona ai confini della Germania dove si parla tedesco. Nelle prossime righe, andremo a scoprire un po’ di consigli utili per trasferirsi in Belgio.

Iter burocratico

La prima cosa da valutare quando si pensa di traslocare in Belgio è che, il Paese, goda di un’ottima qualità della vita, con servizi efficienti e stipendi elevati. Gli italiani residenti in loco sono oltre 250.000. La burocrazia belga è molto snella e veloce, infatti, per trasferirsi, non serve fare alcuna pratica. Le uniche cose necessarie sono la tessera sanitaria e il documento di identità. Dopo aver trovato casa, poi, bisognerà recarsi su appuntamento all’ufficio stranieri del comune di riferimento per registrare la residenza.

A quel punto, viene rilasciata una registrazione provvisoria dalla durata di tre mesi. Durante questi 90 giorni, bisognerà trovare lavoro o fare ritorno in Italia, a meno di non dimostrare di essere ancora attivi nella ricerca di un lavoro, mostrando prove concrete. Tra i migliori consigli per prendere tempo c’è la frequentazione di una scuola di lingue. Dopo i 90 giorni, poi, si dovrà tornare al comune per presentare il contratto di lavoro o la documentazione che attesti l’attività per la quale vi trovate sul suolo belga.

Trasferirsi in Belgio, come muoversi

Traslocare significa iniziare un capitolo completamente nuovo della propria vita. Ciò comporta, inevitabilmente, dei costi ed è per questo motivo che, quando è possibile, sarebbe il caso di risparmiare. I primi tempi, magari, si può optare per i trasporti pubblici e per uno stile di vita più blando, poiché provvisorio, ma una volta stabiliti, bisognerà cominciare a portare le parti più importanti della propria vita precedente con sé, macchina inclusa.

 Sebbene in molti, quando traslocano, decidono di guidare fino al Paese di destinazione quando possibile, portando anche alcuni effetti personali durante la tratta, altri decidono di affidarsi a servizi come quello di Trasportami.com, per ricevere la propria auto direttamente in loco, evitando lo stress del viaggio dall’Italia al Belgio. 

Trovare casa

Una volta esplorato il luogo e compresa la propria posizione, sarà il caso di trovare un posto definitivo in cui alloggiare. Trovare casa in Belgio non è particolarmente complicato, essendo il mercato di riferimento, fluido e dinamico. Alla firma del contratto, quando si affitta, di solito si depositano 2 o 3 mensilità, ritirabili quando si lascia l’appartamento. Il denaro dovrà essere versato su un conto corrente bancario e non in contanti. Di solito, i proprietari richiedono un contratto di lavoro con uno stipendio tre volte superiore al costo dell’affitto o un garante.

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