A partire dal prossimo mese di ottobre entrerà in vigore la nuova riforma che modifica le modalità d’esame per conseguire la patente di guida. La motivazione principale che ha portato alla riforma è stata quella di modificare e correggere alcune domande che erano formulate in maniera non corretta o addirittura sbagliate.
Nel complesso sono state modificate circa 300 espressioni, inoltre è stato ampliato notevolmente il database delle domande, con l’aggiunta di 759 nuovi quesiti, che hanno portato il totale delle domande ad oltre 7.000. In più le domande sono state anche aggiornate con argomenti introdotti dalla Comunità Europea.
Altra grande novità introdotta da questa riforma è l’unificazione della prova teorica per tutte le categorie di patenti A e B, così da dare conoscenze in più ai ragazzi 16enni che effettuano l’esame della patente A1 o B1, che a 18 anni non saranno costretti a ripetere l’esame di teoria per fare l’upgrade alla patente successiva. Per esempio è stato dato grande risalto alle sanzioni amministrative per il guidatore nel caso di guida in stato di ebrezza.
Il presidente de La Nuova Guida, network di autoscuole del gruppo Sermata, Teresio Viotti, ha affermato di essere soddisfatto dell’introduzione della nuova riforma in quanto l’aumento del numero di quesiti ne impedisce lo studio “a memoria” e va ad aumentare quindi il prestigio, la capacità e la professionalità dei buoni insegnanti, i quali altrimenti non avrebbero nemmeno bisogno di esistere. Restano dunque ancora pochi mesi prima del debutto delle nuove domande e dei nuovi esami di teoria per poter conseguire la patente…
