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Virtual Safety Car, sempre più dubbi sull’adozione del sistema

Qualche settimana fa, praticamente dopo l’incidente di Jules Bianchi, si è iniziato a parlare di Safety Car virtuale ma molti piloti, interrogati sull’efficacia del metodo avevano fatto notare che distrae chi guida e questo non andrebbe nella direzione dell’incremento della sicurezza dei piloti.

La FIA, appena dopo i piloti, ha sollevato i suoi dubbi riguardo l’adozione delle Virtual Safety Car per la prossima stagione. La nuova procedura, infatti, non sembra essere la risposta corretta agli eventi e agli incidenti come quello occorso in Giappone al pilota francese Bianchi. Questo sistema non soddisfa dunque gli addetti ai lavori. Il fatto è che bisognerebbe almeno sviluppare un’idea di base e poi semmai testarla.

Uno dei maggiori problemi finora emersi dalle prove è la difficoltà dei piloti a concentrarsi nel delta time, proprio come loro avevano evidenziato. Anche comunicare ai piloti che il periodo di VSC è finito potrebbe creare qualche problema. Finora è stato provato un sistema di countdown sulle vetture che avvisa il pilota 10 secondi prima della ripartenza in modo da preparasi a riprender la corsa.

Il portavoce della FIA ha detto:

I test sulla virtual safety car procedono abbastanza bene, ma non crediamo che possa sostituire definitivamente la vera safety car. Ci sono momenti in cui solo la Safety Car può dare maggiore sicurezza in pista.

Nonostante questi dubbi, comunque, non sembra esserci l’idea delle squadre di accantonare la vettura di sicurezza vera e propria, quindi si prospetta l’ipotesi di due safety car, di cui una virtuale. Una confusione che merita ancora del tempo per fare chiarezza.

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