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Auto aziendali, sono attive nuove norme e sanzioni

Le auto aziendali a partire da dicembre devono sottostare a nuove regole. Altrimenti a fare le spese delle infrazioni è il proprietario del veicolo che rischia fino a 705 euro di sanzione amministrativa. Ecco cosa si deve fare per evitare che sia infranto il codice della strada. Un breve riepilogo di normativa e sanzioni. 

Il regime sanzionatorio rispetto all’obbligo di registrare alla Motorizzazione e annotare sulla carta di circolazione il nome dell’intestatario temporaneo di un veicolo aziendale, è stato attivato. I dipendenti che hanno in uso un’auto aziendale per più di 30 giorni dovranno documentare la cosa. L’obbligo è stato introdotto dall’articolo 94 comma 4-bis del Codice della Strada. È scattato il 3 novembre scorso  ma le sanzioni sono attive dal 4 dicembre 2014. 

Il regime sanzionatorio non è retroattivo. Si sa però che si rischia una sanzione amministrativa di 705 euro e anche il ritiro della carta di circolazione. Il Ministero ha precisato la non retroattività della sanzione ma dal 4 dicembre, ogni multa è lecita per le infrazioni che le autorità rilevano.

L’obbligatorietà dell’annotazione sulla carta scatta quando il veicolo è assegnato per uso esclusivo, personale e continuativo per un periodo che supera i 30 giorni e anche in caso di comodato a  meno che il comodatario non sia un famigliare convivente. Bisogna comunque specificare che non esistono norme che impediscono l’uso di un veicolo ad un soggetto diverso dall’intestatario della carta di circolazione. Tuttavia se le autorità non trovano la documentazione utile a bordo la violazione non può essere contestata direttamente al conducente. La normativa prevede che la sanzione sia contestata all’avente causa, quindi ad essere punito è il proprietario del veicolo.

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